L'ASSOCIAZIONE
AISAF
Associazione Ionico-Salentina Amici delle Ferrovie
Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale

L’Associazione, che ha sede a Lecce, è stata legalmente costituita nel giugno 1997 ed opera, senza fini di lucro, nel settore della conservazione e dello studio dei beni ferroviari di interesse storico, con particolare riferimento all’area ionico-salentina (Brindisi-Lecce-Taranto) e più in generale pugliese (Ferrovie dello Stato - F. del Sud-Est - F. Appulo Lucana - F. Garganica - Ferrotramviaria) con l’obiettivo di:

  • raccogliere rotabili di interesse storico
  • istituire un MUSEO Ferroviario
  • organizzare treni speciali turistici anche con locomotive a vapore
  • promuovere mostre, studi e pubblicazioni
  • realizzare plastici e diorami di ambientazione tipica salentina

Un po' di storia...


Nel 1989 presso il Dopolavoro Ferroviario di Lecce si costituiva tra alcuni appassionati di ferrovie reali ed in miniatura il Gruppo Salentino Amatori ferrovie (GSAF), con lo scopo di diffondere “cultura ferroviaria” attraverso mostre e manifestazioni in cui le riproduzioni modellistiche di situazioni realmente esistenti nel nostro territorio avrebbero rappresentato il richiamo maggiore per far conoscere il mondo ferroviario.
Nel 1997, con l’esperienza maturata ed il materiale acquisito negli otto anni di attività, alcuni soci del Gruppo del DLF ed alcuni appassionati di Taranto decisero di fondare una nuova Associazione di volontariato con lo scopo precipuo di istituire a Lecce un museo ferroviario. Nasceva così l’A.I.S.A.F. Onlus (Associazione Ionico Salentina Amici Ferrovie), sodalizio legalmente istituito con finalità no-profit, iscritto nell’Albo Regionale delle Organizzazioni Non Lucrative di Utilità Sociale.
Dall’anno della sua fondazione l’AISAF, in collaborazione con l’Associazione Dopolavoro Ferroviario di Lecce e con l’allora responsabile dell’Attività Museale e Cultura Storica Ferroviaria delle FS ing. Piero Muscolino, si è resa promotrice della realizzazione del museo ferroviario a Lecce, come strumento di valorizzazione dell’area urbana e del territorio regionale, ritenendolo un utile polo di attrazione nel campo della didattica e della promozione turistica.