La stanza dei plastici ferroviari     pag.1 pag.2
In questa sala, recentemente collegata a due sale adiacenti, sono esposti quattro grandi plastici operativi e numerosi diorami statici. Molti modelli in esercizio sui plastici sono autocostruzioni o rielaborazioni su basi commerciali, eseguite dai soci fermodellisti.
La ditta "Walschaert" produttrice di kit di carri italiani ha offerto all'AISAF, a scopo promozionale, un esemplare di ogni scatola di montaggio finora commercializzata:
Il plastico Bagnolo-Otranto 
Il lungo plastico formato da cinque moduli riproduce alcuni tratti della linea FSE tra Maglie e Otranto, percorso da riproduzioni delle automotrici MAN, degli "autobus su rotaia" (Schienenbus) Macchifer e, in futuro, da automotrici Breda.

Il plastico è installato in una delle carrozze centoporte ed è stato dotato di coperture in plexiglas contro la polvere ed appositamente illuminato.
Il tracciato comincia dalla stazione di Bagnolo (sopra e a destra) che permette di effettuare un incrocio.
Il plastico può essere gestito da un computer che provvede ad alternare casualmente la marcia dei vari convogli.

Dopo un percorso tra oliveti e macchia mediterranea si arriva ad Otranto, preannunciato dal vecchio segnale ad ala.
 

Nella foto in basso, sempre in tema di Ferrovie del Sud Est la riproduzione di un tratto di linea tra Casarano e Taurisano, in località "Gialli" (sotto).


Un altro diorama riproduce la Stazione di Lecce subito dopo la costruzione, nel 1860, con un convoglio d'epoca.
E' installato all'interno di una delle carrozze "centoporte" allestite per mostre.

Il plastico componibile a micromoduli, riproducente una linea a doppio binario con stazione dotata di binario di precedenza, serve come anello di prova dei rotabili dei soci.

E' in progetto l'aggiunta, nello spazio interno, di altri moduli con deposito locomotive e scalo merci.

La circolazione di alcuni treni (qui un convoglio passeggeri Southern Pacific con lomotiva tipo Atlantic) permette di illustrare il pincipio del blocco automatico.

Un lungo convoglio merci americano in corsa sull'anello interno.

Non mancano treni stranieri importanti, come questo TGV (Lima) o il Blauen Enzian che viene "garato" in occasioni speciali.

Il diorama di Belzola Terme, ipotetica stazione terminale di una linea secondaria FS a trazione termica.

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I plastici sono stati realizzati da Fabio Vergari, Massimo Di Giulio e Sandro Mascialino
(tutte foto di Massimo Di Giulio, dicembre 200, marzo 2004, luglio 2005)